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IL MIGLIOR PESCE
PESCATO PER VOI
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PROVA LA FRESCHEZZA

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L’esperienza di La Selva Pesca maturata negli anni è garanzia di elevata qualità di ogni singolo prodotto distribuito all’interno dell’azienda. Qualità, tracciabilità dei prodotti e lavorazioni specifiche fanno sì che ogni nostro cliente acquisti sempre prodotti ittici sicuri e garantiti. Trattiamo solo prodotti di assoluta affidabilità perché consideriamo i nostri clienti parte integrante della nostra azienda.

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PROVA LA FRESCHEZZA

Il Moscardino

Denominazione commerciale: Moscardino.
Nome scientifico: Eledone spp.
Metodo di produzione: Pescato.
Zona di cattura: Zona Fao 37.2.1. Mar Adriatico.
Attrezzi da pesca: Reti da traino.
Termine minimo di conservazione/data di scadenza: 3 giorni.
Allergeni: Molluschi.

Caratteristiche organolettiche: Categoria di freschezza Extra.
Colore: Carne di colore bianco madreperlaceo.
Odore: Caratteristico di alghe marine.
Sapore: Senza retrogusti anomali.
Consistenza: Soda e compatta.

Condizioni di conservazione: Conservare in frigo da 0°C a 4°C.

Modalità di consumo

Da consumarsi previa cottura. In caso di consumo crudo, marinato e non completamente cotto da consumarsi previo abbattimento a temperatura non superiore a -20°C in ogni parte della massa per almeno 24 ore.

Consigli di cucina

Il moscardino ha le carni piuttosto dure, quindi, prima di cuocerlo, in qualunque modo lo si voglia consumare, è bene sbatterlo su un piano o un sasso, affinché si ammorbidisca, o sbollentarlo in acqua. La parte più impegnativa della sua preparazione è la pulitura: in fatti va privato delle interiora, degli occhi e della bocca, e lavato per bene per eliminare gli eventuali residui di sabbia. Le preparazioni in cui è più frequentemente utilizzato sono le insalate fredde: una volta sbollentato infatti, anche condito con solo un poco di olio e limone, è assolutamente godibile. In alternativa, è molto piacevole fritto, o cotto in umido, da solo o con altri pesci, per preparare gustose zuppe.

Lo Scampo congelato a bordo

Denominazione commerciale: Scampi interi congelati a bordo.
Metodo di produzione: Pescato.
Zona di cattura: Zona Fao 27 Oceano Atlantico.
Attrezzi da pesca: Reti da traino gemelle e divergenti.
Pesce congelato: Si.
Termine minimo di conservazione/data di scadenza: Vedi data di scadenza su etichetta originale.
Quantità netta: Da vendere a peso.

Caratteristiche organolettiche
Colore: Carne di colore rosa, tipico del prodotto
Odore: Caratteristico di alghe marine, leggermente dolciastro
Sapore: Senza retrogusti anomali
Consistenza: Soda ma non coriacea

Modalità di consumo

Una volta scongelato non ricongelare, conservare in frigorifero e consumare entro 24 ore.

Consigli di cucina

Spesso vengono adoperati per cucinare antipasti da servire freddi oppure tiepidi fra i quali si distingue il celebre cocktail di scampi portato in tavola con insalatine fresche vino bianco fresco secco e mosso.
Possono anche essere adoperati per preparare sughi per condire il riso o la pasta lunga o corta che sia. Cotti sulla griglia assieme ad altre tipologie di pesci e crostacei costituiscono un prelibato e raffinato secondo piatto da accompagnare con verdure sempre grigliate e salse di varia natura.
Gli scampi sono ottimi anche cotti semplicemente al vapore e aromatizzati con limone e prezzemolo oppure saltati in padella con del peperoncino fresco e un pizzico di maggiorana che gli dona un tocco in più di sapore.

La Ricciola

Denominazione commerciale: Ricciola.
Nome scientifico: Seriola dumerili.
Metodo di produzione: Allevato.
Zona di cattura: Zona Fao 37.2. Mar Mediterraneo, (Grecia).

Caratteristiche organolettiche: Categoria di freschezza Extra.
Colore: Carne di colore roseo, tipico del prodotto
Odore: Caratteristico di salso
Sapore: Senza retrogusti anomali
Consistenza: Soda e compatta

Consigli di cucina

La ricciola ha una carne prelibata paragonabile a quella del tonno o del branzino. È un pesce che viene cucinato soprattutto alla griglia assieme ad altri pesci e a verdure di stagione ma può essere anche cotto in forno al cartoccio. Se si vogliono mantenere intatte le proprietà organolettiche delle sue carni delicati il miglior modo per prepararlo è quello che prevede una lenta cottura al vapore e poi si può servire insieme ad un trito di erbe aromatiche fresche e condito con un cucchiaino di olio extravergine d’oliva a crudo. La ricciola è ottima se mescolata assieme ad altri pesci e crostacei per dar vita a zuppe saporite oppure preparata in crosta di sale per la cottura al forno.
In qualsiasi modo si voglia cucinare è opportuno tener presente che se viene cotta per tempi eccessivamente lunghi le sue carni possono divenire stoppose e perdere molte delle proprietà organolettiche che la caratterizzano.
Le sue carni si possono trovare in commercio sia fresche che congelate, essiccate ed affumicate oppure messe sotto sale. Talvolta la ricciola viene adoperata per preparare un gustoso carpaccio solitamente accompagnato con insalate di pomodori pachino e verdure crude tagliate a julienne.

Il Totano

Denominazione commerciale: Totano.
Nome scientifico: Illex coindetii.
Metodo di produzione: Pescato.
Zona di cattura: Zona Fao 37.2.1. Mar Adriatico.
Attrezzi da pesca: Reti da traino.
Allergeni: Molluschi.

Caratteristiche organolettiche: Categoria di freschezza Extra.
Colore: Carne di colore bianco madreperlaceo.
Odore: Caratteristico di alghe marine
Sapore: Senza retrogusti anomali
Consistenza: Molto soda e compatta

Consigli di cucina

Molto amato in cucina questo mollusco si presta a tantissime ricette, come sughi, zuppe, primi e secondi piatti. È ottimo fritto, alla griglia, in umido, ripieno, accompagnato da verdure quali piselli, patate e carote. I pescatori spesso lo preferiscono cotto nella sua stessa acqua con del vino rosso e del pomodoro fresco, accompagnato da aromi del posto. Le ricette regionali sono tantissime e molto diverse e saporite.

La Seppia Sporca

Denominazione commerciale: Seppia sporca.
Nome scientifico: Sepia officinalis.
Metodo di produzione: Pescato.
Zona di cattura: Zona Fao 37.2.1. Mar Adriatico.
Attrezzi da pesca: Nasse e trappole, reti da traino.

Caratteristiche organolettiche: Categoria di freschezza Extra.
Colore: Carne di colore bianco madreperlaceo.
Odore: Caratteristico di alghe marine.
Sapore: Senza retrogusti anomali.
Consistenza: Molto soda e compatta.

Condizioni di conservazione: Conservare in frigo da 0°C a 4°C.

Consigli di cucina

Per essere cucinata la seppia deve essere privata della sua conchiglia interna, dei grossi occhi e della sacca dell’inchiostro che viene poi utilizzata per ricette particolari. Gli esemplari di piccole dimensioni, che vengono definiti seppioline, entrano spesso a far parte dei fritti misti di pesce, oppure si preparano al forno o in umido seguendo diverse ricette regionali che le accompagnano ai piselli, ai peperoni o al pomodoro (seppie alla veneta). Le seppie di dimensioni medie sono perfette per essere cucinate ripiene e anche in questo caso ogni regione varia gli ingredienti della farcia, mentre i molluschi di grandi dimensioni, vengono solitamente tagliati a striscioline per entrare a far parte degli ingredienti di gustose zuppe di pesce o per preparare ragù di pesce. L’inchiostro della seppia, chiamato nero di seppia, viene invece utilizzato per insaporire e colorare primi piatti e sono celebri risotti, linguine, spaghetti, bavette al nero di seppia.

La Sardina

Denominazione commerciale: Sardina.
Nome scientifico: Sardina pilchardus.
Metodo di produzione: Pescato.
Zona di cattura: Zona Fao 37 mar Mediterraneo con sottozone e divisioni.
Attrezzi da pesca: Reti da circuizione e reti da raccolta.
Termine minimo di conservazione/data di scadenza: 3 giorni.

Caratteristiche organolettiche: Categoria di freschezza Extra.
Colore: Carne di colore bianco, tipico del prodotto
Odore: Delicato e gradevole
Sapore: Senza retrogusti anomali
Consistenza: Soda e compatta

Condizioni di conservazione: Conservare in frigo da 0°C a 4°C.

Consigli di cucina

Esistono, in tutta Italia, prelibate ricette a base di sardine, a partire dalla più semplice, quella che si limita semplicemente a marinare questa specie ittica e a consumarla cruda condita con aglio, limone e un filo di olio d’oliva. Eccellenti anche i tanti sughi da abbinare a pasta, riso o gnocchi e che si ottengono attraverso una sapiente miscelatura di sardine, olive, capperi e ortaggi a piacere. A Venezia le sardine, insieme a crostini di pane e a carciofi, insaporiscono le Bavette di Sant’Erasmo mentre nel Sud Italia prevalgono le sfiziosissime sardine ripiene di erbe profumate. Per una cena raffinata è possibile stupire gli ospiti con sardine al miele, abbinate a erbette e peperoni. Successo garantito anche portando in tavola un appetitoso gratin di riso e sarde, di facile esecuzione e di sicuro effetto. E poi ancora, involtini di sarde alla siciliana, oppure, per non sbagliare, le classiche sardine fritte da gustare innaffiate con del buon vino bianco deliziosamente fresco.

Il Nasello

Denominazione commerciale: Nasello.
Nome scientifico: Merluccius merluccius.
Metodo di produzione: Pescato.
Zona di cattura: Zona Fao 37.2. Mar Mediterraneo.
Attrezzi da pesca: Reti da traino.
Termine minimo di conservazione/data di scadenza: 3 giorni.

Caratteristiche organolettiche: Categoria di freschezza Extra.
Colore: Carne di colore bianco, tipico del prodotto
Odore: Caratteristico di salso
Sapore: Senza retrogusti anomali
Consistenza:Soda e compatta

Consigli di cucina

Generalmente si vende fresco così da non alterare il sapore gustoso e delicato delle carni. Al momento dell’acquisto è bene verificare la consistenza del pesce, controllare il suo aspetto e che l’odore non sia sgradevole. Lo si trova anche congelato, sotto forma di filetti o tranci; raramente viene essiccato, salato ed affumicato.
Il colore iridescente delle sfumature dimostra la freschezza del prodotto, queste, quindi, non devono essere né opache né spente; le squame devo rimanere attaccate al corpo ed il pesce deve mantenere una certa consistenza e rigidità per testimoniare che sia fresco.

La Triglia di Fango

Denominazione commerciale: Triglia di fango.
Nome scientifico: Mullus barbatus.
Metodo di produzione: Pescato.
Zona di cattura: Zona Fao 37.2. 1. Mar Adriatico.
Attrezzi da pesca: Reti da traino.
Termine minimo di conservazione/data di scadenza: 4 giorni.
Allergeni: Pesce.

Caratteristiche organolettiche: Categoria di freschezza Extra.
Colore: Carne di colore bianco, tipico del prodotto
Odore: Caratteristico di salso
Sapore: Senza retrogusti anomali
Consistenza: Soda e compatta

Consigli di cucina

Se è freschissima, la triglia ha il vantaggio di poter essere cucinata direttamente: infatti, non necessita di sventramento, poiché il suo fegato non contiene fiele. Soprattutto in caso di cottura alla brace, è possibile cucinarla per intero, senza nemmeno squamarla. Se invece si opta per un tipo di cottura che richiede una pulizia accurata, basta passare il coltello dalla coda in direzione della testa, per poter eliminare tutte le squame, e praticare un’incisione dorsale, sotto le branchie, per procedere all’eliminazione delle interiora. La triglia di fango si presta a moltissime preparazioni, la maggior parte delle quali adatte anche ai cuochi principianti per la loro estrema semplicità. Oltre alla già accennata cottura sulla griglia, le cotture più diffuse sono in umido, al forno, al cartoccio e in padella; altre due deliziose ricette sono la Triglia marinata e quella impanata e fritta.

Il Tonno Rosso

Denominazione commerciale: Tonno Rosso.
Nome scientifico: Thunnus thynnus.
Metodo di produzione: Pescato.
Zona di cattura: Zona Fao 37 mar Mediterraneo con sottozone e divisioni.
Attrezzi da pesca: Ami e palangari
Termine minimo di conservazione/data di scadenza: 10 giorni.
Caratteristiche organolettiche: Categoria di freschezza Extra.
Condizioni di conservazione: Conservare in frigo da 0°C a 4°C.

Caratteristiche organolettiche: Categoria di freschezza Extra.

Consigli di cucina

Il tonno rosso, grazie alle sue caratteristiche gustative e organolettiche di qualità eccellente, si presta ad un gran numero di preparazioni culinarie di tipo diverso. Le sue grandi dimensioni permettono, tramite opportuna macellazione, di ricavarne pezzature di vario genere, ciascuna delle quali si presta alla realizzazione di specialità gastronomiche specifiche.
Le parti in cui può essere suddiviso un tonno sono: ventresca, che a sua volta viene suddivisa in base alla quantità di grasso contenuto, filetto, a sua volta suddiviso in basso, medio e alto, testa, retro guancia e guancia.
La guancia ed il retro guancia costituiscono le parti più pregiate, a seguire la ventresca, quindi i filetti, i migliori dei quali sono quelli che si trovano in posizione centrale.
Quello che rimane non viene scartato, ma può essere adoperato per realizzare quella che si chiama buzzonaccia o buzzonaglia, ovvero scarti di tonno rosso cotti e conservati sott’olio.
Del tonno non si buttano neppure le viscere, cuore, fegato e stomaco possono essere consumati come si fa con le frattaglie di altri animali. Le uova sono utilizzate invece per realizzare uno dei tipi di bottarga tra i più noti.
I piatti più conosciuti che si realizzano con il tonno rosso sono: la tagliata, dalla ventresca e il filetto, il carpaccio, sashimi e sushi.

Il Gambero Rosa

Denominazione commerciale: Gambero rosa.
Nome scientifico: Parapenaeus longirostris.
Metodo di produzione: Pescato.
Zona di cattura: Zona Fao 37.2. Mar Mediterraneo.
Attrezzi da pesca: Reti da traino.
Termine minimo di conservazione/data di scadenza: 3 giorni.
Allergeni: Crostacei.

Caratteristiche organolettiche: Categoria di freschezza Extra.
Colore: Carne di colore rosa, tipico del prodotto
Odore: Caratteristico di alghe marine, leggermente dolciastro
Sapore: Senza retrogusti anomali
Consistenza: Soda ma non coriacea

Consigli di cucina

È un “pesce” molto delicato, le sue carni hanno un sapore squisito, si può gustare anche crudo, pertanto va cotto molto poco, specialmente a vapore; può essere cotto anche fritto, ma sempre in brevissimo tempo. È ottimo come componente per un eccellente risotto o un sugo.

La Mazzancolla

Denominazione commerciale: Mazzancolla.
Nome scientifico: Melicertus kerathurus.
Metodo di produzione: Pescato.
Zona di cattura: Zona Fao 37.1.2. Mar Adriatico.
Attrezzi da pesca: Reti da traino gemelle e divergenti.

Caratteristiche organolettiche: 
Colore: 
Carne rosata, giallo- rosata, grigio- giallastra, con bande trasversali più scure di colore verde malva o brunastre tipiche del prodotto.
Odore: Caratteristico di alghe marine, leggermente dolciastro.
Sapore: Senza retrogusti anomali.
Consistenza: Soda ma non coriacea.

Condizioni di conservazione:
Conservare in frigo da 0°C a 4°C.

Consigli di cucina

L’impiego della mazzancolla in cucina è assai vario. Il suo sapore delicato si presta a molteplici usi. Ottimi come antipasti abbinati a verdure fresche, possono essere un condimento gustosissimo per la pasta, per divenire un secondo delicato o molto saporito, a seconda del tipo di cottura e di condimenti utilizzati. Tra i piatti tradizionali della cucina emiliana che può beneficiare della ricchezza e della freschezza di questo crostaceo, c’è la “crema di patate con le mazzancolle” con l’immancabile filo di aceto balsamico. Molto deciso è il gusto delle “tagliatelle nere con sugo di mazzancolle”, preparato con gli ingredienti tipici della cucina mediterranea. Altra ricetta della tradizione, dal sapore elegante e dalla presentazione raffinata, è la “vellutata di ceci con le mazzancolle”, che richiede un buon olio extravergine d’oliva da utilizzare a crudo. Facili da realizzare, ma molto gustose, sono anche le “mazzancolle al tegame”, il cui sapore delicato è esaltato dall’olio, dal limone e dall’impiego di un buon vino bianco secco.

Tonnetto o Alletterato

Denominazione commerciale: Tonnetto o Alletterato.
Nome scientifico: Euthynnus alletteratus.
Metodo di produzione: Pescato.
Zona di cattura: Zona Fao 37 mar Mediterraneo con sottozone e divisioni.
Attrezzi da pesca: Reti da circuizione e reti da raccolta.

Caratteristiche organolettiche: Categoria di freschezza Extra.

Consigli di cucina

Da fresco può essere consumato sia cotto che crudo.  Il sapore dell’alletterato è abbastanza simile a quello del tonno rosso, leggermente dolciastro al palato e per questo meno ricercato. La sua carne, di un colore rosso acceso perché ricca di sangue, può essere trattata come quella del fratello maggiore e si presta alla sua conservazione sotto sale, sott’olio, insaccata, affumicata.

La Panocchia

Denominazione commerciale: Panocchia o Canocchia.
Nome scientifico: Squilla mantis.
Metodo di produzione: Pescato.
Zona di cattura: Zona Fao 37.2. Mar Mediterraneo.
Attrezzi da pesca: Reti da traino.

Caratteristiche organolettiche: Categoria di freschezza Extra.
Colore: Carne di colore bianco roseo, tipico del prodotto
Odore: Caratteristico di alghe marine, leggermente dolciastro
Sapore: Senza retrogusti anomali
Consistenza: Soda ma non coriacea

Consigli di cucina

La pannocchia ha delle carni molto pregiate ed è anche molto apprezzata dal punto di vista gastronomico. Si accosta molto bene sia a primi piatti che a secondi. La canocchia va consumata fresca perché, se passa un po’ di tempo dalla sua pesca, comincia un processo che la disidrata svuotandone la corazza. Quando la si acquista è quindi necessario controllare non solo che sia viva e non asciutta ma anche che abbia il guscio compatto, senza mostrare parti sciupate oppure un po’ gialline o ingiallite, né deve mostrare screpolature. Inoltre deve avere un leggero odore salmastro. Il modo non solo più semplice di cucinare le pannocchie, ma anche il migliore che consente di assaporarne in pieno il loro gustoso sapore, è bollirle in poca acqua e condirle solo con un po’ di limone e olio extravergine di oliva. Con questa facile preparazione viene esaltato il suo spiccato ma delicato sapore marino e non viene coperto da altri sapori contrastanti. Le pannocchie sono squisite anche cucinate in umido o inserite in una zuppa con altro pesce.

Tonno Alalunga

Denominazione commerciale: Alalunga.
Nome scientifico: Thunnus alalunga.
Metodo di produzione: Pescato.
Zona di cattura: Zona Fao 37.2. Mar Mediterraneo.
Attrezzi da pesca: Ami e Palangari.

Consigli di cucina

In cucina è un pesce molto versatile e si presta a numerose preparazioni, sia conserviere sia da consumo immediato.
Un ottimo antipasto può essere l’alalunga alle spezie, cucinato in padella con anelli di cipolla cruda e un profumato mix di spezie.
Altro piatto veloce è l’alalunga con carote e zenzero, dal tocco leggermente esotico. Come primo piatto, la pasta con dadolata di alalunga, al pomodoro, è veloce e ricca di sapori.
Anche marinato nel limone l’ alalunga si presenta come un bell’antipasto caldo.
Un classico della cucina siciliana sono le ruote di alalunga al forno: il pesce, tagliato a tranci, va messo in una teglia, adatta al forno, coperto da cipolle di Tropea ad anelli, capperi sotto sale, olive nere e pomodorini a pezzi, bagnato con vino bianco e acqua, un bel giro d’olio extra vergine d’oliva, un pizzico di sale, pepe e prezzemolo tritato finemente.
Si inforna per 15/20 minuti.     

L’Alice

Denominazione commerciale: Alice o Acciuga.
Nome scientifico: Engraulis encrasicolus.
Metodo di produzione: Pescato.
Zona di cattura: Zona Fao 37 mar Mediterraneo con sottozone e divisioni.
Attrezzi da pesca: Reti da circuizione e reti da raccolta.
Termine minimo di conservazione/data di scadenza: 3 giorni.

Caratteristiche organolettiche: Categoria di freschezza Extra.
Colore: Carne di colore bianco, tipico del prodotto
Odore: Delicato e gradevole
Sapore: Senza retrogusti anomali
Consistenza: Soda e compatta

Consigli di cucina

Le acciughe hanno carni che si mantengono gustose allo stato fresco come allo stato conservato.
Conservate, sia sott’olio che sotto sale, sono molto usate in cucina. È consigliabile sciacquare sempre abbondantemente le acciughe sotto sale in acqua corrente prima di mangiarle, per eliminare il sale in eccesso, sconsigliato per i soggetti affetti da ipertensione. Le acciughe sott’olio invece è preferibile sceglierle in base al tipo di olio in cui sono conservate: è bene preferire sempre l’olio extravergine. Una piccola quantità di filetti di acciughe spezzettate arricchisce con il suo sapore molte ricette italiane, specialmente per i piatti a base di pastasciutta, ma sono perfette anche sulla pizza. Da fresche, sono deliziose da consumare fritte, in cui viene esaltato il loro sapore piccantino, stando attenti a friggerle in olio d’oliva a temperature non troppo elevate. Gustose anche preparate al forno col pangrattato o semplicemente marinate nel limone, o ancora in umido.