La sardina

Denominazione commerciale: Sardina.
Nome scientifico: Sardina pilchardus.
Metodo di produzione: Pescato.
Zona di cattura: Zona Fao 37 mar Mediterraneo con sottozone e divisioni.
Attrezzi da pesca: Reti da circuizione e reti da raccolta.
Termine minimo di conservazione/data di scadenza: 3 giorni.

Caratteristiche organolettiche: Categoria di freschezza Extra.
Colore: Carne di colore bianco, tipico del prodotto
Odore: Delicato e gradevole
Sapore: Senza retrogusti anomali
Consistenza: Soda e compatta

Condizioni di conservazione: Conservare in frigo da 0°C a 4°C.

Consigli di cucina:
Esistono, in tutta Italia, prelibate ricette a base di sardine, a partire dalla più semplice, quella che si limita semplicemente a marinare questa specie ittica e a consumarla cruda condita con aglio, limone e un filo di olio d’oliva. Eccellenti anche i tanti sughi da abbinare a pasta, riso o gnocchi e che si ottengono attraverso una sapiente miscelatura di sardine, olive, capperi e ortaggi a piacere. A Venezia le sardine, insieme a crostini di pane e a carciofi, insaporiscono le Bavette di Sant’Erasmo mentre nel Sud Italia prevalgono le sfiziosissime sardine ripiene di erbe profumate. Per una cena raffinata è possibile stupire gli ospiti con sardine al miele, abbinate a erbette e peperoni. Successo garantito anche portando in tavola un appetitoso gratin di riso e sarde, di facile esecuzione e di sicuro effetto. E poi ancora, involtini di sarde alla siciliana, oppure, per non sbagliare, le classiche sardine fritte da gustare innaffiate con del buon vino bianco deliziosamente fresco.

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Mazzancolle
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